La realtà sensoriale non è l’unica nella quale viviamo e svolgiamo le nostre attività. Esiste un’anticamera della nostra vita che è racchiusa dentro uno spazio infinito: la mente o, anatomicamente parlando, il cervello. Le sconfinate possibilità che ci offre rendono possibile qualsiasi cosa, riuscendo così non solo a ricordare e rielaborare eventi passati, ma anche ad ipotizzare e ragionare su eventi futuri. Così facendo semplici impulsi elettrici si trasformano in elementi di primaria importanza, tasselli imprescindibili tramite i quali comporre ciò che siamo e ciò che saremo.
Tutto ciò che ci accade ha bisogno di un’attenta elaborazione per poter cogliere gli elementi necessari per la nostra crescita interiore. La mente umana, attraverso la sua straordinaria attività, è in grado di assimilare tutte le informazioni provenienti dall’esterno, collegarle tra loro e trarne una conclusione che contribuisce a definire il nostro carattere e a darci una collocazione nella realtà.
Esistono luoghi creati dalla mente nei quali è possibile trovare propri spazi meditativi, in totale libertà e al di là di ogni limite e confine. Rappresentare i luoghi più intimi della nostra mente non è compito facile e richiede il saper interpretare se stessi attraverso il mezzo fotografico, come in un diario nel quale le immagini riescono a comunicare ciò che per la parola risulta limitante. Una fotografia di tipo introspettivo, intesa come ausilio nella ricerca e nella comprensione delle dinamiche più profonde dell’essere umano: una sorta di confessione per immagini nelle quali ognuno di noi può ritrovarsi e dalle quali avere stimoli per la generazione di nuove riflessioni.